Intelligenza artificiale, Meta AI arriva su Whatsapp: dubbi su privacy e sicurezza

1 Apr 2025 | Privacy

L’intelligenza artificiale (IA) fa sempre più parte della nostra vita quotidiana, e dei nostri device. In questi giorni, anche ​Meta ha introdotto il suo assistente basato su intelligenza artificiale: Meta AI sbarca su Whatsapp, e l’Italia è tra i Paesi che stanno ricevendo l’aggiornamento. Come altre soluzioni già note, l’intelligenza artificiale di Meta permette di ottenere risposte immediate, tradurre testi e persino modificare immagini direttamente dall’app. Non tutti gli utenti hanno ancora accesso alla funzione, ma è in corso di avviamento.

Questa integrazione consente agli utenti di interagire con l’IA direttamente nelle loro app di messaggistica e social preferite, senza la necessità di scaricare applicazioni aggiuntive. All’interno di WhatsApp, gli utenti possono notare una nuova icona circolare blu che indica la presenza di Meta AI. Questo assistente virtuale offre diverse funzionalità, tra cui:​

  • Rispondere a domande: fornisce informazioni rapide su vari argomenti.​
  • Tradurre testi: aiuta nella traduzione di messaggi in diverse lingue.​
  • Modificare immagini: permette di apportare modifiche alle foto direttamente nell’app.​

L’arrivo di Meta AI su Whatsapp ha sollevato diversi dubbi sulla privacy, soprattutto considerando il trattamento dei dati personali. Ecco alcuni punti critici:

  1.  Lettura dei messaggi

Meta ha dichiarato che solo i messaggi in cui si menziona @MetaAI vengono letti dall’intelligenza artificiale. Tuttavia, alcuni utenti temono che l’IA possa analizzare altre conversazioni in background, aumentando il rischio di violazione della privacy.

  1.  Uso dei dati per l’addestramento dell’IA

Meta ha già ammesso di utilizzare dati pubblici per addestrare la sua IA, ma non ha chiarito se i messaggi su Whatsapp potrebbero essere sfruttati in futuro. Anche se i messaggi privati sono crittografati end-to-end, eventuali interazioni con Meta AI potrebbero essere salvate e analizzate.

  1.  Condivisione dei dati con terze parti

Gli utenti temono che i dati raccolti tramite Meta AI possano essere condivisi con aziende terze per fini pubblicitari o di profilazione, anche se Meta afferma di non usare questi dati per la pubblicità.

  1. Trasparenza e controllo

Attualmente non esiste un’opzione chiara per disattivare completamente Meta AI su Whatsapp. Questo solleva preoccupazioni per chi non vuole interagire con l’assistente ma teme comunque un monitoraggio passivo.

Cosa puoi fare per proteggerti?

  • Evitare di menzionare “@MetaAI” per impedire l’attivazione dell’IA nelle chat.
  • Verificare le impostazioni sulla privacy di Whatsapp e di Meta.
  • Limitare le informazioni personali condivise nelle chat, soprattutto quando l’IA è attiva.
  • Eliminare le chat con Meta AI e gestire le preferenze relative all’utilizzo dei propri dati personali.

Fonte: ADNKRONOS

Foto:AI