La violenza di genere è un problema sociale, grave e complesso che colpisce molte vite in tutto il mondo. Un fenomeno in forte crescita, nonostante la sensibilizzazione degli ultimi anni. Tuttavia, la Regione Lazio ha adottato un procedimento per cercare di contenere l’espansione di questo fenomeno, ha deliberato di recepire l’intesa della Conferenza Stato-Regioni che stabilisce i requisiti per l’istituzione dei centri di recupero per uomini autori di violenza di genere, i quali svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione e nel cambiamento dei comportamenti violenti.
Una violenza che lascia effetti devastanti sulle vittime e sulla comunità, e non di meno importanza, bisogna comprendere che anche gli autori di violenza hanno bisogno di aiuto. Molti uomini che commettono atti violenti, possono cambiare, ma per arrivare a questo è necessario un approccio sistematico e specializzato.
L’intesa permette alla Regione Lazio di impegnare le risorse messe a disposizione dal dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, 620mila euro circa, per l’istituzione e il potenziamento dei centri di riabilitazione e oltre 47mila euro circa per le attività da svolgere al loro interno e per il monitoraggio e la raccolta dati del fenomeno in espansione. La legge n.119/2013 ha promosso per la prima volta lo sviluppo e l’attivazione, su tutto il territorio nazionale, di programmi per autori di violenza.
L’istituzione di questo progetto è prevista dall’articolo 16 della Convenzione di Istanbul all’interno dell’asse “Prevenzione”, con il fine di contrastare comportamenti violenti attraverso un lavoro di rieducazione e riabilitazione, promuovendo la responsabilizzazione di questi uomini, attraverso dei servizi specializzati che gli permettano di lavorare sulla propria personalità.
All’interno dei centri di recupero, il percorso che gli uomini autori di violenza avranno a disposizione sarà incentrato su diversi step che approfondiranno i seguenti aspetti:
– la responsabilità, dove gli uomini una volta messi a confronto con il proprio IO riescano ad assumere la piena consapevolezza delle proprie azioni;
– il trattamento psicologico, attraverso operatori specializzati che possano dare supporto e una terapia adeguata a poter affrontare il problema dal fondamento;
– prevenzione, mediante programmi specifici che permettano di affrontare le situazioni stressanti non con la violenza;
– sensibilizzazione e coinvolgimento delle donne, le quali attraverso le proprie esperienze, possano trasmettere a questi uomini l’effetto devastante che la violenza ha sulla vittima, per ridurre così il rischio di recidiva.