Roma, 24/06/2022 – “È inaccettabile che un Comune, che rappresenta l’Ente di prossimità più vicino al cittadino, possa sottoporre una indagine di questa gravità che non offende solo le persone con disabilità e i loro familiari, ma ogni uomo e ogni donna che crede nei principi del rispetto, della tolleranza, della dignità e dell’uguaglianza. I questionari ai caregiver sono indecenti per un paese civile, vanno ritirati in tutti i Comuni della regione e pretese le scuse alle famiglie”, così in una nota la Presidente dell’Udicon Regionale Lazio, Martina Donini, a seguito della polemica scoppiata in merito al questionario che indaga la condizione di caregiver familiare per poter accedere ai fondi messi a disposizione della Regione Lazio.
“La vergogna è un sentimento che non appartiene a nessuna delle famiglie che vivono quotidianamente la disabilità. Una famiglia che ha un disabile dentro casa è orgogliosa del proprio caro e non si vergogna mai. Al massimo, spesso, può provare sentimenti di rabbia e disperazione per essere stata abbandonata dalle stesse Istituzioni che dovrebbero proteggerla e tutelarla. La vergogna – continua Donini – è un sentimento che si dovrebbe provare verso quei cittadini incivili che occupano impropriamente un parcheggio riservato ai disabili, quando permangono limiti all’eliminazione delle barriere architettoniche, quando mancano le infrastrutture e i mezzi di trasporto pubblico dedicati, quando si discrimina anche con un piccolo gesto chi ha una qualsiasi forma di disabilità. Le istituzioni dovrebbero dimostrarsi sensibili verso questi temi e svolgere il ruolo di argine delle discriminazioni, fornendo alle famiglie il giusto sostegno e i corretti strumenti per contrastare le disuguaglianze attraverso l’offerta di servizi alla comunità e la garanzia del riconoscimento dei diritti della persona.”, ha proseguito Donini. “Le persone con disabilità hanno il diritto di vivere alla pari degli altri. Non può essere un problema che riguarda soltanto chi la vive, ma dovrebbe riguardarci tutti, dall’impegno delle istituzioni verso politiche sociali inclusive, ai gesti quotidiani di ogni cittadino che ha a cuore il benessere e il rispetto verso la propria comunità e il territorio in cui vive, ha concluso Donini.