Roma, 28/03/2022 – “Cinque voragini a marzo 2022 ed il mese deve ancora concludersi – scrive in una nota la Presidente dell’U.Di.Con. Regionale Lazio, Martina Donini – Cinque occasioni in cui l’asfalto si è aperto sul nulla e si è sfiorata la tragedia. Come possono i cittadini fidarsi delle Istituzioni se queste ultime non garantiscono l’incolumità delle comunità? Dalle periferie al centro, Roma sembra pronta ad inghiottire gli abitanti in qualsiasi momento e l’immobilità del Campidoglio ci lascia sconcertati e indignati”.
Ieri mattina è toccato a Corso Francia, dove il manto ha ceduto all’altezza di Via Antonio Gabaglio ad un’ora, le 16:30, in cui i romani erano usciti a godersi i primi tepori primaverili. La seconda voragine nel Municipio XV in due settimane, dopo quella apertasi a Vigna Clara a metà mese, si aggiunge a quelle in Piazza Giovenale sulla Balduina, Via San Barnaba a Torpignattara, e via Mariano D’Amelio sull’Aurelia.
“La cosa peggiore che può accadere è far passare tutto ciò per normalità. In un qualsiasi altro Paese europeo si aprirebbe un’inchiesta sui responsabili e inizierebbero i lavori per monitorare e mettere in sicurezza non l’area ma la città tutta. A quanto pare a Roma – continua Donini – capitale, ricordiamolo all’Amministrazione, di uno Stato dell’Unione, una voragine che inghiotte un camion, come accaduto sull’Aurelia, è quotidianità. Abbiamo più volte puntato il dito sull’ingiustificabile inerzia della Giunta Raggi e anche al sindaco Gualtieri diciamo che le uniche armi efficaci sono la prevenzione e la pianificazione, ma ad oggi non vediamo segni tangibili di attività in questo senso. Non vorremmo che – conclude Donini – parafrasando il Gattopardo, tutto sia cambiato perché nulla cambi”.