Roma – 20/01/2022 – “Il problema del caro prezzi sembra essere ormai noto a tutti i cittadini – afferma in una nota Martina Donini, Presidente di U.Di.Con. Regionale Lazio – e concentrandoci sulla capitale, dal caffè al bar alla spesa di generi alimentari, sembra che Roma sia diventata una delle città più care al mondo”.
L’aumento del prezzo dell’energia, del carburante, del gas, a cui assistiamo già dallo scorso anno, ha inciso fortemente sull’aumento dei prezzi dei generi alimentari, soprattutto di frutta e verdura, a causa del reperimento delle materie prime e del conseguente aumento dei costi di trasporto e conservazione. L’Istat – Istituto Nazionale di Statistica – ha reso noto il dato dell’inflazione dichiarando che nel dicembre 2021 rispetto allo stesso mese del 2020, l’indice dei prezzi al consumo è salito al 3,9%. Da quanto si apprende dagli organi di stampa, il trend è confermato anche dal Car, il Centro Agroalimentare Romano che ribadisce l’aumento del prezzo di alcuni prodotti ortofrutticoli fino al +230%.
“Dati impressionanti– continua Donini – se ci soffermiamo a riflettere sul fatto che oltre all’aumento dei costi delle bollette energetiche, diventa faticoso e insostenibile l’acquisto dei beni essenziali. Si chiamano prodotti di prima necessità e, in quanto tali, servono a soddisfare i bisogni di tutte le fasce della popolazione. E il nostro timore, di conseguenza, è legato all’incremento del divario tra le fasce più ricche e quelle più povere, a discapito ovviamente di quest’ultime.
“Il Governo sembra si stia muovendo per reperire risorse economiche al fine di risolvere il problema e ci auguriamo che le soluzioni siano messe in atto al più presto anche per evitare soprattutto speculazioni sull’aumento dei prezzi dietro l’alibi dell’aumento dei costi delle materie prime – conclude Donini”.