L’accensione dei riscaldamenti in Italia viene stabilita dalla legge che definisce l’orario e il periodo di accensione sulla base di sei zone climatiche che vanno dalla A alla F, dove la zona A sta ad indicare i comuni più caldi mentre la F i comuni più freddi.
La città di Roma è identificata dalla lettera D, si trova quindi in una zona mediamente fredda e il periodo di accensione dei termosifoni centralizzati, ad esempio quelli condominiali, è possibile dal 01 novembre 2021 al 15 aprile 2022 e per un massimo di 12 ore giornaliere.
Nonostante le temperature in città non siano particolarmente rigide, con l’inverno alle porte, i consumi di tutte le famiglie romane e non solo sono destinati ad aumentare a causa dell’accensione del riscaldamento domestico, sia esso elettrico o a gas.
È possibile, però, prendere qualche accorgimento per evitare sprechi e dispersioni di calore, salvaguardare l’ambiente, mantenere la casa più calda e ricevere bollette più “leggere”.
Vediamo quali sono*:
- Effettuare la manutenzione degli impianti: la corretta regolazione e pulizia di un impianto di riscaldamento riduce i consumi e la conseguente spesa; è più sicuro ed inquina meno.
- Regolare la temperatura in casa: la temperatura ideale all’interno di un’abitazione va dai 20 ai 22 gradi; ovviamente riscaldare la casa oltre i gradi consigliati comporta un consumo maggiore in termini di energia e di costi;
- Schermare gli infissi: durante la notte è bene chiudere le persiane e le tapparelle o mettere tende pesanti davanti alle finestre per evitare la dispersione di calore;
- Fare attenzione agli orari di accensione: non è necessario tenere accesi i termosifoni sia di giorno che di notte, un’abitazione efficiente fa sì che il calore accumulato durante il giorno sia necessario anche per la notte; per i tempi di accensione bisogna far riferimento alla zona climatica in cui è collocata la città in cui viviamo;
- Inserire pannelli riflettenti tra parete e termosifone: basta un semplice foglio di carta stagnola da mettere tra i termosifoni e la parete, soprattutto quelli che si trovano sotto le finestre, per fare in modo che il calore possa irradiarsi verso l’ambiente;
- Non coprire i termosifoni: coprire i termosifoni con gli indumenti da asciugare o posizionare mobili e tende davanti al radiatore impedisce la diffusione di calore; così facendo ci vorrà più tempo per riscaldare l’ambiente, con conseguente aumento dei costi in bolletta;
- Fare una diagnosi energetica dell’edificio: far valutare da un tecnico lo stato di isolamento termico di pareti e finestre è importante per ridurre i costi fino al 40 %; per questi interventi si può usufruire di sgravi fiscali;
- Installare le valvole termostatiche: obbligatorie nei condomini dal 2017, sono dispositivi necessari a regolare il flusso di acqua calda nei termosifoni per fare in modo che non si superi la temperatura impostata per riscaldare l’ambiente; permettono di ridurre i consumi fino al 20%;
- Scegliere impianti innovativi: sarebbe opportuno sostituire il vecchio impianto con uno di ultima generazione come le caldaie a condensazione o pompa di calore ad alta efficienza le quali, oltre a ridurre i consumi di gas, permettono un risparmio economico del 25% circa. Anche per questa soluzione sono previsti sgravi fiscali;
- Scegliere soluzioni innovative: programmare l’orario di accensione attraverso l’installazione di una centralina automatica favorisce un risparmio importante di energia. La domotica, inoltre, suggerisce soluzioni smart come la possibilità di programmare l’accensione del riscaldamento a distanza, anche tramite telefono e scegliere temperatura e orario per ogni singola stanza.
*Fonte: Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile