Il progetto di riqualificazione della stazione di Frosinone, annunciato dall’amministrazione comunale nei giorni scorsi, è già diventato un modello di sostenibilità ambientale a livello nazionale.
La trasformazione della stazione e del sito circostante si concentra su tre punti chiave: apportare modifiche architettoniche alla struttura già esistente, migliorare la qualità urbana della zona interessata e ricollegare due porzioni di città da sempre separate dalla linea ferroviaria.
Il totale riassetto della stazione di Frosinone prevede infatti la realizzazione di un sovrappasso pedonale con la presenza di pannelli fotovoltaici che permetteranno la produzione di energia pulita; l’ampliamento del locale di ingresso dell’edificio che prenderà le sembianze di un’enorme teca in vetro allo scopo di sfruttare la luce esterna e consentire un notevole risparmio di energia; la creazione di una terrazza-bar con un tetto verde collegato a un sistema di raccoglimento dell’acqua che verrà poi utilizzata per l’irrigazione.
A tutto questo, si aggiunge anche l’accordo che il Comune di Frosinone aveva firmato nel 2019 con le Ferrovie dello Stato, un investimento di 30 milioni di euro necessario alla riqualificazione e l’ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria che permette il passaggio dei treni superveloci.
Un progetto ambizioso che pone le basi nei più recenti protocolli di sostenibilità energetico ambientale internazionali, che rivolge particolare attenzione al tema dell’efficienza energetica, al risparmio idrico e al contenimento delle emissioni di anidride carbonica.