Roma,30/09/2019 – “Le accuse lanciate da Virginia Raggi nel suo post su Facebook sono tanto gravi quanto vacue; lascia sottintendere che quello del Tmb Salario fosse un incendio orchestrato ai suoi danni ma non dà prove, scarica la responsabilità di una sua mancanza di idee, visione e leadership alla Regione e a Rida Ambiente, nonostante si siano fatti carico dei rifiuti della sua città – scrive in una nota la Presidente Regionale dell’U.Di.Con. Lazio Martina Donini – la sindaca è stata eletta ormai 3 anni fa quindi, non potendo più incolpare i suoi predecessori, ha spostato obiettivo sugli altri, innescando una polemica stucchevole e imbarazzante. Vogliamo ricordare alla Raggi che il Comune, e quindi anche lei, è azionario di maggioranza di Ama. Cogliamo l’occasione per ricordare anche che è proprio lei il Sindaco”.
Virginia Raggi si è sfogata in un lungo post su Facebook, lanciando un generale j’accuse a più parti, da Regione a Governo a non specificate forze oscure, ree di non averla aiutata e anzi ostacolata nella gestione dei rifiuti, e limitando la responsabilità del Comune alla sola raccolta dell’immondizia, lasciando l’onere del trattamento e dello smaltimento all’Ama. Una municipalizzata.
“Voleva del tempo e le è stato dato, voleva dell’aiuto, le è stato dato ma oggi si scopre che non è abbastanza; speravamo quella dei militari a guardia delle discariche fosse una boutade, invece scopriamo che, purtroppo, ci credeva davvero – continua Donini – in tre anni avrebbe potuto, se ne fosse stata capace, riorganizzare Ama, circondarsi di persone capaci e dare alla città una prospettiva futura, concentrando e programmando proprio quei punti notoriamente critici a Roma, mancanza di impianti di smaltimento rifiuti inclusi, invece di sprecare del tempo a scrivere interminabili post su un social network o tagliare coccarde come se fosse il primo cittadino di un paesino e non di una Capitale europea – conclude Donini – da parte nostra c’è sempre stata la volontà di aiutare l’Amministrazione, inviando segnalazioni che non hanno mai ricevuto risposta, speriamo che tra qualche settimana non scoppi di nuovo il caso di emergenza immondizia perché non staremo di certo fermi a guardare”.