Roma, 31/07/2019 – “Se ogni episodio di degrado come questo fosse un campanello d’allarme, il Campidoglio risuonerebbe a festa – scrive in una nota il Presidente Regionale U.Di.Con. Lazio Martina Donini – comprendiamo le preoccupazioni dei sindacati Atac, che esprimono timori per la salute di coloro che continuano a presidiare la stazione, non è compito loro eliminare gli ospiti indesiderati, toccherebbe al comune avviare una derattizzazione sistematica dell’intera città”.
La stazione metro A di Barberini, nei pressi dell’omonima piazza, è chiusa dal 23 marzo scorso, quando la Procura ha posto sotto sequestro la struttura per ulteriori accertamenti a causa del cedimento di un gradino di una scala mobile, che ha portato alla scoperta di una dissennata manutenzione. E, mentre la data di dissequestro che possa far iniziare i lavori di riparazione non è stata ancora definita, le banchine sono diventate terra di conquista per muridi di ogni specie e stazza.
“Gradiremmo far notare all’amministrazione pentastellata che questo non è un avvistamento zero, già in passato i cittadini hanno segnalato topi e ratti gozzovigliare tra la spazzatura abbandonata – continua Donini – i commercianti della zona, che ricordiamo è situata all’interno del centro storico di Roma, patrimonio dell’UNESCO, hanno denunciato un calo del 30% del giro d’affari, con perdite quantificate in un milione di euro, e ciò potrebbe avere conseguenze sull’occupazione. Ci troviamo di fronte ad una città moribonda, dalla quale imprese e giovani scappano, stritolata dalla mala gestione e sommersa da immondizia e animali – conclude Donini – più che vento del cambiamento, la Raggi sembra sempre di più un tornado”.