E’ fondamentale proteggere la nostra privacy, in un mondo sempre più digital in quanto la tutela dei nostri dati personali, è a rischio attacco ogni giorno, ed ora anche di notte. Secondo recenti studi è emerso un‘avvenimento che sta facendo preoccupare molti utenti, tanto che al momento la faccenda, riguarderebbe coloro che hanno un dispositivo Apple.
È emerso infatti che di notte, i dispositivi Apple inviano tonnellate di dati personali, raccolti durante la giornata, a terze parti. Secondo alcune società specializzate in tutela della privacy, durante una settimana di monitoraggio ben 5.400 codici di tracking hanno inviato 1,5 GB di dati ai rispettivi server, cifre molto preoccupanti, considerando che questi tracker erano nascosti nella gran parte delle App installate sull’iPhone.
Altro fattore molto preoccupante, riguarda il fatto che in alcune situazioni, i trasferimenti dei dati condivisi sono stati talmente precisi e dettagliati, che rendevano l’utente identificabile, in palese violazione con la sua stessa privacy policy.
Ma come funzionano di preciso questi tracker nascoste nelle App? Per capire in modo dettagliato si potrebbe prendere in considerazione l’esempio dei cookies dei siti Web, ovvero dove viene registrato il nostro comportamento sul sito. I tracker funzionano allo stesso modo, monitorando costantemente i nostri movimenti all’interno delle App installate sui nostri dispositivi Apple soprattutto durante la notte, poiché è il momento in cui andiamo a ricaricare il nostro telefono, senza utilizzarlo fino al giorno dopo.
In questi giorni l’Apple ha annunciato, tramite diversi comunicati, che sta intervenendo per rimediare a questo problema, rimarcando il fatto che la privacy dei propri utenti è di fondamentale importanza.