Latina, 14/12/2018 – “Segnaliamo questo documento che sta circolando presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, inviatoci da un nostro associato – dichiara il responsabile provinciale U.Di.Con. Latina, Corrado Nacci – quanto scritto è emblematico per riscontrare in quale stato versi la sanità pontina. Personale medico e paramedico che lavorano in maniera incessante e impeccabile, fornendo assistenzialismo e professionalità ai pazienti in una struttura obsoleta giunta ormai al collasso”.
Siamo al paradosso, medici e infermieri che devono chiedere scusa per un servizio ottimale che forniscono, mettendoci la faccia al posto delle Istituzioni. La sanità della Provincia di Latina sta implodendo, subendo scelte di una politica che sembra essere stata poco attenta a questa situazione.
A tutto ciò si aggiunga l’incomprensibile scelta relativa alla chiusura dei Punti di Primo Intervento sancita dal Consiglio Regionale in con cui viene prorogato di un anno, ovvero al 31 dicembre 2019, la chiusura dei 7 Punti di interventi dislocati sul territorio pontino che ha visto in questi giorni la ferma opposizione del personale sanitario locale e degli stessi amministratori, con cortei e manifestazioni di ogni genere nel Capoluogo Pontino. Paradossale anche la vicenda del Centro di Alta Diagnostica che in questi giorni è materia di discussione in Consiglio Comunale senza che ancora non se ne riesca a intuire la reale conclusione.
“Ci avevano parlato di più di 30 milioni di euro da destinare all’Ospedale di Latina, di una pianificazione progettuale per l’ampliamento del pronto soccorso per l’edificazione di una nuova struttura volta ad ingrandire il “Santa Maria Goretti” tutti interventi che, allo stato attuale, sono rimasti sulla carta – conclude Nacci – esigiamo come associazione che tutela i diritti dei consumatori della provincia di Latina, un’attenzione particolare ai servizi sanitari dell’intero territorio. Continueremo la nostra battaglia al fianco dei cittadini di Latina perchè questo non è certo ciò che meritano”.