Una moda che sta lentamente rientrando sempre di più nelle abitudini dei consumatori, è quella che riguarda il turismo responsabile. I viaggiatori tendono ad assumere uno stile di vita sostenibile, più attento all’ambiente e alla cultura del posto che visitano, un turismo più ecologico. Per questo motivo è definito turismo responsabile.
Ma, ad affiancarsi a questo tipo di turismo, c’è lo slow tourism, che è un vero e proprio movimento che incentiva in tutto il mondo un turismo lento in termini di emissioni e di maggiore attenzione all’ecosistema. Lo slow tourism ha come obiettivo quello di sensibilizzare i viaggiatori tramite progetti e scelte strategiche, come riportando alcuni dati reperibili online che evidenziano, un’attenzione più accentuata degli italiani al mondo green, alla provenienza del cibo e all’impatto che hanno le strutture sull’ambiente. Le modalità di turismo responsabile sono in costante crescita in Italia, come nel resto del mondo, e si identificano con attività come il trekking, il birdwatching e il cicloturismo.
In molte mete turistiche, sono sorti degli eco-resort, percorsi organizzati, sentieri di trekking, che mettono in contatto i visitatori con la natura, proteggendola dal turismo di massa. Secondo una stima effettuata, i dati mostrano un incremento notevole del turismo lento e responsabile, tanto che il MiBACT ha indentificato il 2019 come l’anno dello slow tourism.